Condividi con rispetto: contro il cyberbullismo
- Dott.ssa Sara Cerasuolo Psicologa
- 13 dic 2016
- Tempo di lettura: 2 min
La mia definizione di cyberbullismo è: condividere senza rispetto, ferendo l'identità e l'autostima di una persona. Il termine cyberbullyng è stato coniato da un insegnante inglese, Bill Belsey, nel 2002. Esistono diverse tipologie di cyberbullismo e leggendole ben si può comprendere la complessità del fenomeno. FLAMING: Messaggi violenti e volgari mirati a suscitare una lite online. HARRASSMENT: Dall’inglese “molestia”: invio ripetuto di messaggi offensivi, scortesi ed insultanti. CYBERSTALKING, Cyber-persecuzione: invio ripetuto di messaggi contenenti minacce o fortemente intimidatori. DENIGRATION, Denigrazione: sparlare di qualcuno online. Inviare o pubblicare pettegolezzi, dicerie crudeli o foto compromettenti per danneggiare la reputazione della vittima o le amicizie. IMPERSONATION, Sostituzione di persona: violare l’account di qualcuno, farsi passare per questa persona ed inviare messaggi per dare una cattiva immagine della stessa, crearle problemi o pericoli e danneggiarne la reputazione o le amicizie. OUTING AND TRICKERY, Rivelazioni e inganno: condividere online segreti o informazioni imbarazzanti su un’altra persona. Spingere con l’inganno qualcuno a rivelare segreti o informazioni imbarazzanti e poi condividerle online. EXCLUSION Escludere (bannare) deliberatamente una persona da un gruppo online (come una lista di amici) per ferirla. CYBERBASHING. Si tratta di aggressioni che hanno inizio nella vita reale e poi continuano con le foto o i filmati online. Vi ricordo che il 28 luglio 2015 è stata stilata la Dichiarazione dei diritti in Internet, fondata sul pieno riconoscimento di libertà, eguaglianza, dignità e diversità di ogni persona, e tra gli articoli leggiamo che "Ogni persona ha diritto di accedere ai propri dati, quale che sia il soggetto che li detiene e il luogo dove sono conservati, per chiederne l’integrazione, la rettifica, la cancellazione secondo le modalità previste dalla legge". Posto il seguente video che ben evidenzia quanto il "divertimento" possa sfociare in altro. Video di GenerazioniConnesse
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